Secc. XV ex.-XVI in.; membr.; mm 253x163 (specchio della scrittura mm 151x99); cc. II (di cui I incollata al piatto anteriore della legatura) - 22 - II, con numerazione recente in cifre arabe a matita (bianche le cc. 20-22); 22 righe per foglio, disposte a una colonna. Scrittura umanistica corsiva, attribuita alla mano di Bartolomeo Sanvito. Incipit “Incultura carmen affero...”, explicit “...morte relinquit opus”. La fascicolazione presenta due quaderni più un ternione. Pergamena di buona qualità, ma piuttosto ruvida e giallastra sul lato pelo. Rigatura a secco. Pagina ornata alla c. 1r, con intitolazione e dedica dell'opera a Isabella d'Este: sul margine inferiore, al centro del foglio, scudo partito con gli stemmi delle famiglie Gonzaga ed Este inscritto in un cerchio colorato di viola, a sua volta inserito in una fascia con bordi dorati decorata all'interno con motivi fitomorfi di colore rosso, porpora, verde e blu, e all'esterno con fiori su sfondo tratteggiato di colore giallo; sul margine sinistro, parallelamente al lato maggiore dello specchio di rigatura, cornice decorata con motivi fitomorfi stilizzati, dorati e di colore giallo, verde, blu e porpora. Capilettera ornati alle cc. 1r e 13r, in corrispondenza dei due proemi: i e d capitali, dipinte in oro e porpora, inscritte in quadrati di colore blu con bordo nero e decorati all'interno con intrecci a filigrana dorati e bianchi. In lettere capitali dorate e colorate di rosso, giallo, blu e viola alternati la dedica a Isabella d'Este e le prime sette righe del proemio a c. 1r; dorate e di colore rosso, verde, viola e blu la dedica a Francesco II Gonzaga e le prime sette righe del proemio di c. 13v. Nel primo libro (cc. 2v-12r) le elegie sono precedute dal nome del dedicatario scritto generalmente in caratteri maiuscoli di colore rosso, blu e viola; letterine dorate o di colore blu all'inizio di ciascun componimento. Legatura coeva in pelle, probabilmente di fattura romana, con punzonature dorate sui piatti della legatura alternate a filetti, a costituire rettangoli concentrici. Sul verso della seconda carta di guardia e sul secondo piatto della legatura, di mano antica, la scritta Liber carminum e l'invocazione IHS Maria.